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Zannone

 

L’isola di Zannone è la più settentrionale delle Isole Pontine. Oasi naturalistica dominata dal monte Pellegrino (192 m), dista 6 miglia dal porto di Ponza ed ha una struttura regolare, compatta e ricchissima di vegetazione tipicamente mediterranea, con ginestre, agavi e fichi d’india che rendono il panorama dell’isola alquanto lussureggiante. Completamente disabitata, dal 1979, data la sua rilevanza naturalistica, è stata compresa nel Parco Nazionale del Circeo. Costituisce oasi per la selvaggina di passo (160 specie circa di uccelli) e ospita un boschetto di lecci che copre la parte nord-orientale dell’isola e una piccola colonia di mufloni, importati dalla Sardegna nel 1924. Sono presenti sull’isola i resti dell’antico monastero di Santo Spirito, benedettino prima e cistercense poi, una piccola cisterna impermeabilizzata ad arte a raccogliere l’acqua piovana e la peschiera romana che doveva far parte del complesso di una villa. La peschiera è composta da una piscina coperta e scavata all’interno della roccia, alla quale si può accedere scendendo lungo una breve scalinata intagliata nella parte vulcanica. L’isola fu stazione preistorica per la lavorazione dell’ossidiana di Palmarola.

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